Release Date
Settembre 14, 2015
Catalog ID
SLAMCD 566
Genres

MAINTENANT


    Lucia Ianniello

    SLAM Productions

    1. Maintenant (Lucia Ianniello)
    2. Ballad for Samuel (Horace Tapscott)
    3. Our Summer (Lucia Ianniello)
    4. Desert Fairy Princess (Jesse Sharps)
    5. Other (Lucia Ianniello)
    6. Peyote Song No. III (Jesse Sharps)
    7. Sicily (Giuseppe La Spina)
    8. Préliminaires Amoureux (Lucia Ianniello)

    All tracks are arranged by Lucia Ianniello
    Lucia IannielloBb and C trumpets, flugelhorn, effects and objects
    Diana Torti voice (except on tracks 2 and 3)
    Giuseppe La Spinaguitars (except on tracks 2,3 and 7)
    Paolo Tombolesikeyboards, acoustic bass and percussions
    Recorded in Rome (Italy) from July 2014 to March 2015
    Cover photo by Stefano Giorgi
    www.luciaianniello.com
    SLAM Productions
    www.slamproductions.net


    REVIEWS


    Bernie Koenig    CADENCE MAGAZINE, the Indipendent Journal of Creative Improvvised Music

    “Another very nice record from Italy, with a sound based back in the 60s. Ianniello’s trumpets dominate but everyone gets to play. I especially like the work of Torti. She has a nice flowing voice and uses it effectively. The melodies are very nice, and occasionally we even hear some dissonance. But over all this CD is very melodic. The highlights of the CD, besides the melodies, are the great interplay between the members of the band. Ianniello and Torti turn in some excellent work together, as do Ianniello and La Spina and Tombolesi. In some places the keyboards take on a variety of sounds such as an organ, on “Peyote.” The unison playing by Ianniello and Tombolesi is really great. Not sure what else to say except sit back and enjoy.” (July/Aug/Sept 2016)


    Marc Sarrazy    Improjazz – Croniques de disques

    “Lucia Ianniello est trompettiste mais aussi bugliste. Cela se sent, cela s’entend même lorsqu’elle souffle dans sa trompette. Le son est hérité de Miles, Lucia aime marcher sur des œufs, raffole de la fêlure. Si le cadre de départ s’inscrit dans le néo-bop, les ingrédients électroniques savamment saupoudrés et les effets d’écho et d’embouchure raccrochent sa musique à l’esthétique d’Erik Truffaz d’autant que comme lui, elle est ouverte aux influences ethniques (elle reprend d’ailleurs la «Ballad for Samuel » de Horace Tapscott). Du coup, la musique largue bien vite les amarres, le cadre post-bop vole en multiples éclats, la tentation d’un électro-jazz s’estompe aussi vers un ailleurs fortement original, avec les morceaux les plus longs qui n’hésitent jamais à bifurquer vers des horizons inattendus. Epaulée par le multi-instrumentiste Paolo Tombolesi (kbds, b, perc) mais aussi par la chanteuse Diana Torti et le guitariste Giuseppe La Spina (malheureusement décédé en février 2015), Lucia Ianniello réalise un album attachant, avant-gardiste mais jamais abscons, ouaté mais aventureux, sensuel et coloré, intense mais apaisé. Ce projet longuement maturé et enregistré entre juillet 2014 et mars 2015 est une véritable réussite.” (marzo/aprile 2016)


    Antonino Di Vita JAZZIT

    “Nell’esordio da bandleader della trombettista Lucia Ianniello si fa largo un’idea espressiva di taglio impressionista, solcata da un lirismo onirico, rarefatto e a tratti teso. Prendono forma così, tra scorci modali, parentesi free form e un utilizzo “paesaggistico” dell’elettronica, pagine suggestive quali la title-track o Desert Fairy Princess, dove, sul piano improvvisativo, il dialogo empatico fra l’artista campana e i suoi tre partner, Diana Torti (voce), Paolo Tombolesi (tastiere, basso, percussioni) e Giuseppe La Spina (chitarra), si apre alla ricerca.” (Marzo/Aprile 2016 – 93 )


    Alberto Bazzurro    MUSICA JAZZ

    “Due gli elementi che colpiscono, su tutti, in questa equilibrata opera prima della trombettista campana (ma romana d’adozione): la presenza, accanto a pagine originali, di un tema di Horace Tapscott (Ballad For Samuel) e ben due di Jesse Sharps, che della Pan Afrikan Peoples Arkestra tapscottiana era il sassofonista; il fatto che il chitarrista del quartetto sia rimasto vittima di un incidente in moto durante l’incisione del cd (esattamente il 6 febbraio 2015), partecipando così a solo cinque degli otto pezzi totali, poi integrati fra l’altro dal suo Sicily, in memoria. Ciò premesso, vanno sottolineate le sofisticate architetture che sovrintendono i brani (tre di ampia durata: Maintenant della stessa Ianniello e i due di Sharps, Desert Fairy Princess e Peyote Song No. III), le scelte di campo sempre attente, precipue, la capacità di saldare, ma al tempo stesso differenziare, timbricamente e nelle dinamiche, le voci in gioco. Il risultato, malgrado un minimo di schematismo, merita attenzione, testimoniando di una visione tutt’altro che supina del fare musica.” (Febbraio 2016 – 87)


    Rotcod Zzaj    Improvijazzation Nation

    “Lucia’s debut release as a leader features here stunning abilities on brass (Bb and C trumpet, flugelhorn, effects and objects), and she’s joined by some other great players, too… Diana Torti on voice; Giuseppe La Spina playing guitars and Paolo Tombolesi  keyboards, acoustic bass and percussion… I absolutely loved Paolo’s Rhodes/electric piano sounds on the opening title track, “Maintenant”… subtle, yet full of the essence of life in definitive movement!  If you’re looking for “modern” in your jazz listening experience, you  will find “Pejote Song No. III” quite to your liking, as did I; Lucia has an innate sense of timing on her horn, and is chock-full of the kind of talent/style that players like Miles evoked in their musical imagery.  My favorite of the eight songs offered up is the beautiful “Desert Fairy Princess”… your ears won’t believe what they’re hearing, and Diana’s vocal is simply superb!  I give Lucia and her high-energy players a MOST HIGHLY RECOMMENDED, with an “EQ” (energy quotient) rating of 4.99 for this fine jazz release.” (160 Review 2016)


    Guido Festinese    ALIAS  inserto settimanale de “il manifesto”

    “Periodicamente il jazz italiano riserva belle e sostanziose sorprese al femminile. Ad esempio l’eccellente trombettista e flicornista Lucia Ianniello, campana di nascita, romana d’adozione, che sigla con Maintenant un eccellente esordio. Tessiture modali, momenti di improvvisazione pensosa e rarefatta, perfino ricordi del nobile art rock crimsoniano nell’uso della chitarra elettrica da parte di Giuseppe La Spina. Non c’è batteria, e ne risalta l’aspetto cameristico del tutto.” (23 gennaio 2016)

    Periodically the Italian jazz reserve beautiful and substantial surprises between jazz  women. For example the excellent trumpeter and flugelhorn player Lucia Ianniello, born in Campania but adopted from Rome. Her CD Maintenant is an excellent debut. Modal textures, moments of thoughtful and rarefied improvisation, even some memories of the noble art-rock of King Crimson remembered by the electric guitar of Giuseppe La Spina. The absence of drums highlights a “sound chamber” offers by quartet.


    Luigi Onori   ALIAS  inserto settimanale de “il manifesto”

    “In «Maintenant» (Slam) Lucia Ianniello propone una visione sonora ampia, con un camerismo sperimentale oltre i generi: da un lato l’album ha l’immediatezza della performance, dall’altro emergono elementi costruttivi dei brani ed elaborazione dei suoni, anche attraverso l’elettronica. La Ianniello (trombettista, flicornista, compositrice, arrangiatrice) è al suo primo cd. Alle sue composizioni (come l’epigrammatica «Our Summer») si aggiungono toccanti brani del pianista Horace Tapscott e del fiatista Jesse Sharps, leader della Pan Afrikan People’s Arkestra, formazione radicata nell’avanguardia afroamericana e calata nella conflittuale realtà sociale. «Maintenant» (dal duo al quartetto) esiste grazie agli ottoni di Lucia Ianniello, alla voce di Diana Torti, alle tastiere sapienti di Paolo Tombolesi ed alla chitarra di Giuseppe La Spina (sua «Sicily»), scomparso prematuramente durante le registrazioni.” (10 settembre 2016)


    Piercarlo Poggio    BLOW UP – Musica e altri Effetti Collaterali 

    “La tromba e il flicorno di Lucia Ianniello indagano spazi ampi. Il suo primo disco da leader, ricco di melodie e colori non banali, è concepito con garbo. Sospensioni e riflessioni non vacue inducono a un allontanamento piuttosto deciso dai canoni jazzistici tradizionali. In tal senso si avvertono passaggi affini a Jon Hassell, grazie anche all’uso abbondante dell’elettronica. Collaborano con passione Diana Torti (voce-strumento), Paolo Tombolesi (tastiere, basso, percussioni) e Giuseppe La Spina (chitarre), scomparso giusto un anno addietro.” (Febbraio 2016)

    The trumpet and flugelhorn of Lucia Ianniello investigate large spaces. His first album as a leader, full of melodies and colors not trivial, is designed with grace. Suspended time and reflections never banal they lead decisively away from the canons of traditional jazz. In this sense she has affinity with Jon Hassell, thanks to the use abundant electronics. Collaborators with passion Diana Torti (voice-tool), Paul Tombolesi (keyboards, bass, percussion) and Giuseppe La Spina (guitars), who died just a year ago.


    Stefano Dentice    ItaliainJazz

    “Fascinazioni afro ed etniche che si intersecano brillantemente con un romantico senso melodico tipicamente nostrano e con l’uso di bizzarri effetti elettronici. Maintenant, la nuova fatica discografica siglata dall’estrosa trombettista e compositrice Lucia Ianniello, spicca per elasticità concettuale e artistica, in cui vi è anche spazio per il jazz di matrice afroamericana. Sono tre i compagni d’avventura della musicista partenopea: Diana Torti (voce), Giuseppe La Spina (chitarra) e Paolo Tombolesi (tastiere, basso e percussioni). Maintenant, prima traccia del cd, Our Summer, Other e Préliminaires Amoureux sono autografati dall’autrice del progetto, mentre Ballad for Samuel (Horace Tapscott), Desert Fairy Princess (Jesse Sharps), Peyote Song No. III (Jesse Sharps) e Sicily (Giuseppe La Spina) completano la tracklist. Maintenant è un brano ipnotico, dal mood criptico, arricchito da alcuni sofisticati intrecci armonici. L’incedere trombettistico è incantatore, etereo, sottolineato dal costrutto ritmico tribale di Tombolesi. Diana Torti tesse un’improvvisazione intensamente penetrante, madida di cerebrali preziosismi vocali. Nostalgia e amorevolezza sgorgano da Sicily, composizione profondamente ispirata. Qui la trombettista e la cantante si esprimono con struggente sensibilità e grazia interpretativa. Préliminaires Amoureux è assai ammiccante. La Spina concepisce un eloquio essenziale, denso di sobria musicalità e ornato da un caldo suono ovattato. Maintenant esalta l’anima mediterranea di Lucia Ianniello, un album dalle coloriture palesemente riconducibili alla world music e all’ethno jazz….” (26 gennaio 2016)


    Bruce Lee Gallanter    DMG – Downtown Music Gallery of New York

    “Once again, the SLAM label introduces to a new cast of fine Italian jazz musicians. Ms. Ianniello plays trumpets, leads the quartet and wrote all of the arrangements here. She was deeply inspired by pianist/composer/multi-bandleader Horace Tapscott and the music of the Pan Afrikan Peoples Arkestra. Ms. Ianniello wrote half of the pieces here and covers a song by Mr. Tapscott as well as two by Arkestra member Jesse Sharps. The title track is an original by Ms. Ianniello and opens this disc. It is a lovely, laid back ballad of sorts and features some sublime, spacey flugelhorn, exquisite piano and minimal sensuous vocal sounds. The two long pieces here were written by Jesse Sharps who worked with Mr. Tapscott and has a fine disc out on the Nimbus West label. Both songs are magical, enchanting and elegant works. The superb, lush trumpet tone by Ms. Ianniello and superb, haunting sound of Mr. La Spina’s guitar are featured on both. Keyboardist Paolo Tombolesi plays both piano and some organ, occasionally soloing bot mostly playing his parts with sly, sumptuous grace. The enchanting sound of Ms. Ianniello’s trumpets or flugelhorn permeate this entire effort and show she is a force to be reckoned with.
    Like the late, great Kenny Wheeler she shows great promise for a long career to come.” (09 ottobre 2015)


    “Lucia Iannniello creates a wondrous mix of experimentation and swing on this disc with Diana Torti/voc, Giuseppe La Spina/g and Paolo Tombolesi/key-b-perc. She takes on the Bb and C trumpets along with the flugelhorn to create some various brass effects. Creating mystical shadows with her muted horn as it blends with voice and guitar on the title track. Her sound is lonely and delicate as she opens her horn on “Ballad for Samuel” and teams it with Tombolesi’s synth on “Other.” Some rich African percussion teams up with Torti’s ethereal vice on “Desert Fairy Princess” and La Spina’s gentle guitar adds some blue tones to the gentle ripples of “Preliminarires Amoureux.” Lots of long shadows are cast here, making for thoughtful imbibing of sounds.” (19 novembre 2015)


    Vittorio Lo Conte MUSICZOOM

    “È un disco molto speciale questo firmato da Lucia Ianniello, alla tromba e flicorno, ad effetti elettronici e ad oggetti vari. Insieme a lei Diana Torti alla voce, Giuseppe La Spina alle chitarre e Paolo Tombolesi alle tastiere, al basso ed alle percussioni. C’è molta sperimentazione e un discreto uso degli effetti elettronici e delle tastiere, ma le atmosfere sono lo stesso magiche grazie ai sognanti interventi della leader ed alla voce che accompagna in sottofondo le sue sortite. Le due donne del gruppo comunicano simpateticamente, molto bello il trio insieme al pianoforte che su Sicily appare perfettamente rodato. Il brano è del chitarrista, scomparso improvvisamente e presente su cinque dei brani proposti. La sua è una presenza notevole con assoli che ben si inseriscono nell’orginale progetto. L’album è ricco di atmosfere suggestive grazie ad un’ottima interazione fra gli strumentisti ed i suoni generati dal computer: l’incontro fra gli umani e le macchine funziona, a volte ricordando pionieri del genere come il trombettista Jon Hassell. Alcuni momenti sembrano proprio visionari, come il Maintenant di apertura, con la tromba della Ianniello a creare un dialogo con il basso elettrico, il piano ed i sintetizzatori, fino a che arrivano i vocalizzi di Diana Torti a rendere ancora più suggestivo il tutto. Il lungo brano, più di undici minuti, sfuma con l´assolo della chitarra acustica prima che tutti si ritrovino insieme per chiudere un’esecuzione dalla forza inusuale. La trombettista e leader ha studiato la musica del pianista e compositore californiano Horace Tapscott, dalle sue numerose composizioni ha scelto Ballad for Samuel, eseguita insieme al pianoforte, un duo malinconico e che mostra la voce “umana” della Ianniello, in grado di esprimere dei sentimenti, al di là dell’ipertecnicismo oggi di moda. Desert Fairy Princess è un altro lungo brano, quasi dodici minuti, di Jesse Sharps, sassofonista e compositore della Pan Afrikan People’s’Arkestra in cui Tapscott militava come pianista. Ed ancora Peyote Song No. III dello stesso autore, quasi quattordici minuti di invenzioni sonore, mostra il particolare feeling del gruppo per la musica della big band californiana, ma anche la creatività con cui si è approcciata a quelle composizioni. L’inusuale formazione, i suoni da camera, la presenza dei sintetizzatori, l´assenza di batteria, i vocalizzi, le ricche improvvisazioni e la capacità della leader di gestire architetture complesse che si dipanano nelle lunghe esecuzioni fanno di questo disco qualcosa di speciale. Preliminaires Amoureux è il brano finale, composto dalla Ianniello, qui sono gli strumenti acustici ad avere il sopravvento, il quartetto si presenta senza sintetizzatori e mostra il suo lato più cameristico e raffinato, elegante e suadente.” (10 settembre 2015)


    Maurizio Alvino  jazz@roma

    “Una suggestiva introduzione del pianoforte di Paolo Tombolesi, sognante e con accenti progressive, poi la tromba di Lucia Ianniello che dipinge volute melodiche concentriche, a tratti doppiate dalla voce di Diana Torti. È il magico inizio di Maintenant, il primo disco da leader di Lucia Ianniello appena uscito per Slam. Uno sweep di sintetizzatore, e l’atmosfera si fa più rarefatta. Stavolta la tromba è effettata, il richiamo più evidente è Jon Hassell, ed il respiro si fa ampio, la musica diventa il ritmo del cuore pulsante di Madre Terra.Il disco bilancia e fonde diverse sensibilità: melodia, elettronica, ricerca timbrica. E se Maintenant, primo brano e title track del disco, è un paesaggio sonoro rarefatto e moderno, con Ballad for Samuel (Horace Tapscott) si torna al classico duo piano e tromba, per poi virare verso il contemporaneo con Our Summer, con Paolo Tombolesi a contrappuntare la tromba di Ianniello,  in un reciproco continuo inseguirsi dei due solisti. Ancora atmosfere rarefatte in Other, brano a firma della leader, con la vocalità di Diana Torti a guidare il flusso sonoro, contrappuntata dalla tromba di Lucia Ianniello. Epiche ed entrambe dall’incedere elegante le due tracce a firma di Jesse Sharps,  con la chitarra di Giuseppe La Spina a disegnare con tratto impressionista (Desert Fairy Princess), e con momenti di apertura ed improvvisazione totale (Desert Fairy Princess e  Peyote Song No. III), mentre Sicily è uno struggente omaggio alla terra di origine di Giuseppe La Spina, prematuramente scomparso poco dopo la registrazione del disco. L’ultima traccia, Préliminaires Amoureux (Lucia Ianniello), chiude con grazia l’intero lavoro, lasciando nella bocca dell’ascoltatore un sapore buono e fragrante, quello di un piatto ben bilanciato e condito con gusto. Decisamente consigliato.” (07 ottobre 2015)


    Marco Buttafuoco   Jazz Convention

    “Per questo primo album a proprio nome Lucia Ianniello ha probabilmente guardato, anche se le note di copertina curate dalla trombettista non lo rilevano, a un modello molto preciso: il formidabile trio degli Azimut, con il quale Norma Winstone, John Taylor e Kenny Wheeler incisero con la ECM alcuni dischi, memorabili, fra il 1977 e il 1985. L’ascolto della prima ed eponima traccia, fa sentire in maniera abbastanza marcata questa ascendenza.
    Non è per niente un rilievo di demerito. Il lavoro della Ianniello e dei suoi partner è tutt’altro che una pedissequa imitazione di quell’alchimia sonora e poetica. La formula del trio tromba, tastiere, voce, arricchita dalla chitarra elettrica e da un misurato uso delle strumentazioni digitali si rivela del tutto funzionale agli intenti della leader e dei suoi collaboratori. Data questa premessa, si può dire che Maintenant è un buon disco, tessuto di un lirismo scabro e, allo stesso tempo, anche molto delicato. La seconda traccia, Ballad for Samuel, un brano di Horace Tapscott ne è uno degli esempi: la tromba e il piano raccontano, con tratti essenziali, una bella melodia di sapore quasi popolaresco. Bello è anche l’introverso Other, un sofferto dialogo fra gli strumenti e i vocalizzi straniati di Diana Torti. Un valore tutto particolare ha il settimo brano, Sicily, dedicato alla memoria del chitarrista del gruppo, Giuseppe la Spina, morto tragicamente prima che l’incisione fosse terminata. Molto piacevole è anche il brano, delicato e swingante, che chiude il cd, Preliminaires amoureux.
    Alla fine degli ascolti si può dire con tranquillità che il debito, nobile e impegnativo, contratto con i tre maestri è stato adeguatamente onorato.” (26 ottobre 2015)


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